HANS MEMLING: IL PITTORE MERCANTE DI BRUGES
Redazione 23 dicembre
2014 News
di Ferdinando Tricarico
Roma osanna Memling, ospitando la prima significativa rassegna
delle sue opere in Italia (in Europa, se si intende al di fuori
delle Fiandre). Tutti abbagliati dalla tecnica mostruosa del
pittore di Bruges, che fu certamente l’esponente più innovativo e
riconosciuto del Rinascimento fiammingo. I suoi contemporanei
italiani, che pure furono magistrali interpreti del Cinquecento
(tra i quali Leonardo, Giotto, Ghirlandaio), di quel secolo che
catapulta l’Occidente nel moderno, ne riconobbero l’originalità e
ne furono influenzati. Il progetto espositivo curato da Till Holger
Borchert è molto ben strutturato e dettagliato (sono sette le
sezioni), ha supporti didattici netti e chiari, e propone quadri
giunti da collezioni private e pubbliche di tutto il mondo,
ricostruendone con i supporti virtuali altre opere fondamentali e
facendo dialogare i lavori dell’autore con gli artisti fiamminghi e
gli italiani suoi coevi, ben disegnandone la contiguità e le
reciproche influenze espressive.
Ne viene fuori la figura di un artista dalla téchne
incomparabile, il cui naturalismo è stilisticamente ineccepibile e
dalla forte carica innovativa. Aristocratici e banchieri (molti gli
italiani) che si incontravano a Bruges, all’epoca cuore finanziario
d’Europa, si fecero ritrarre da soli o con i familiari, devoti e
austeri, dalla sua pennellata intensa ed elegante, presi di tre
quarti con paesaggi naturalistici sullo sfondo e con le mani a
suggerire un concetto, veri e propri marchi di fabbrica del
fiammingo (ad esempio, l’immagine simbolo della rassegna, Bernardo
Bembo, padre del più noto Pietro, ha tra le mani una moneta).
Oltre ai ritratti, divennero segno di quel tempo le sue pale
devozionali per chiese e cappelle private. Pale nelle quali le
raffigurazioni sacre cominciamo ad assumere quella dimensione reale
e umana che contraddistinguerà la temperie culturale e religiosa
rinascimentale. Un realismo mistico simbolo della devotio moderna
che avrà nei secoli successivi varia fortuna a seconda delle
riforme e controriforme, ma che segnerà per sempre l’immagine
sacra. La passione di Cristo è un’opera chiave della sua pittura di
narrazione e quel movimento iconico dei misteri impressiona per la
visione “cinematografica”. Col suo fiuto sopraffino seppe
comprendere i gusti dei fruitori e assecondarli: divenne
ricchissimo, gestendo magistralmente i rapporti col mercato, dalla
grande committenza privata (aristocratici e mercanti) a quella
pubblica (la corte papale e quelle reali) fino a imporre prodotti
artistici di facile consumo per una nuova piccola borghesia (opere
devozionali di dimensioni contenute).
La bottega si ampliò a tal punto che, per produrre al ritmo
delle committenze, moltissime opere vennero realizzate dai
collaboratori e solo firmate dal Memling: un assaggio della civiltà
dell’immagine che si fonderà sulla rivoluzione della
riproducibilità tecnica dell’opera d’arte e che troverà nella pop
art il suo culmine. Siamo di fronte, dunque, a un pittore manager
dalle notevolissime capacità tecniche, consapevole che la fama e il
denaro si conquistano con le committenze ed i favori dei ricchi e
dei potenti, e che, per incrementare un’azienda, ha necessità di
sfondare nel mercato di massa con beni d’uso comune, meglio ancora
se di carattere “sacro-simbolico”. Schumpeter avrebbe amato molto
la “distruzione creatrice” di questo imprenditore dinamico,
Michelangelo, invece, disse di lui: “dipinge bene per far piangere
le beghine”. Dopo un bel po’ di mostre natalizie banali e allestite
male, questa di Memling è interessante e di qualità. A quando alle
scuderie del Quirinale un artista null’affatto “imprenditore” e
“sacro”?
漢斯·梅姆林(Hans
Memling,1430-1494),文藝復(fù)興早期德國畫家。出生在德國的塞利根施塔特,1465年移居荷蘭布魯日,師從羅吉爾·范德韋登(Rogier
van der
Weyden,1399-1464)學(xué)習(xí)傳統(tǒng)荷蘭早期繪畫,后來形成了自己的繪畫風(fēng)格,成為布魯日主要藝術(shù)家之一,主要?jiǎng)?chuàng)作肖像畫、雙折畫(Diptych)和大的宗教作品。他非常成功,在1480年被列入城市納稅名單中最富有的公民之列,成為了當(dāng)時(shí)的標(biāo)志性畫家之一。他的肖像畫在意大利很受歡迎。他的顧客中有格里馬尼紅衣主教、本博紅衣主教和美第奇家族的首腦弗洛倫斯。
漢斯·梅姆林是15世紀(jì)佛蘭德斯繪畫的集大成者,也是佛蘭德斯畫家中最接近意大利畫風(fēng)的畫家。他繼承了揚(yáng)·凡艾克(Jan Van
Eyck,約1390-1441)、羅吉爾·范德韋登、老迪里克·鮑茨(Dieric Bouts the
Elder,約1410-1475)等前輩畫家的天才技藝,融會(huì)貫通,自成一家。
漢斯·梅姆林的藝術(shù)具有純粹的佛蘭德斯風(fēng)格,靜謐、虔誠而優(yōu)美,充滿中世紀(jì)后期寬和、熱誠的情致。梅姆林技巧純熟,人物造型是理想化而非個(gè)性化的,構(gòu)圖嚴(yán)謹(jǐn),節(jié)奏分明,結(jié)構(gòu)精妙,色彩純凈光滑,富麗堂皇。與意大利那些激情澎湃的畫家相比,梅姆林更像一位冷靜的設(shè)計(jì)者,無論是宗教畫還是肖像畫,都是如此。那織金的錦繡使我們想起凡艾克的一些畫面,但是當(dāng)梅姆林把這種奢華本身當(dāng)成贊美的對象時(shí),我們看到的就既不是凡艾克那種精確的自然主義,更不是范德韋登那種情感的力量,而是梅姆林對自己正在享有的富貴生活的贊美和自得。
漢斯·梅姆林宗教題材的作品源于晚期哥特式風(fēng)格,采用文藝復(fù)興特征的和諧構(gòu)圖及鮮明、歡愉的色彩,人物姿態(tài)風(fēng)雅優(yōu)美,具有純樸的牧歌情調(diào)。他的肖像畫在整個(gè)文藝復(fù)興時(shí)期具有突出的地位,保拉·努托爾(Paula
Nuttall)認(rèn)為,梅姆林對肖像畫的獨(dú)特貢獻(xiàn)在于他對景觀背景的運(yùn)用,其特點(diǎn)是“頂部和底部、前景和背景之間的平衡:頭部被天空的中性擴(kuò)張所抵消,肩膀的中性區(qū)域被外部的景觀細(xì)節(jié)所激活”。梅姆林的肖像風(fēng)格影響了包括拉斐爾在內(nèi)的許多15世紀(jì)末意大利畫家。
梅姆林的名聲并不局限于意大利或佛蘭德斯。他的作品在16世紀(jì)受到了廣泛的贊賞。15世紀(jì)到17世紀(jì)從西方世界傳入東方的梅姆林地毯(Memling
carpets)即以他的名字命名。梅姆林的藝術(shù)在19世紀(jì)被重新發(fā)現(xiàn),并變得非常流行。